Due
di Irene Nemirovsky
Le giovani coppie che vediamo
amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da
pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina
delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un
solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando
"il lato sordido" della vita, soffocando "la paura
dell'ombra". Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei
protagonisti si pone una domanda - "Come avviene, nel
matrimonio, il passaggio dall'amore all'amicizia? Quando si smette di
tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?"
- che ne costituirà il filo conduttore. Con mano ferma, e con uno
sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i
suoi giovani personaggi, attraverso le intermittenze e le
devastazioni della passione, fino alla quieta, un po' ottusa
sicurezza dell'amore coniugale.
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