giovedì 4 maggio 2017

Incontro del 26 Maggio

La testa perduta di Damasceno Monteiro

di Antonio Tabucchi


Nella città di Oporto (ma potrebbe trattarsi di una qualsiasi altra città della cosiddetta Europa civile), avviene un feroce assassinio. Ne nasce l’inchiesta giornalistica di un giovane inviato di un giornale popolare. I problemi dell’abuso poliziesco, della tortura, della giustizia, della marginalità sociale e delle minoranze etniche sono il lievito di questa storia narrata con l’andamento del thriller, ma che è insieme la cronaca di un fatto di cronaca. Il simbolo, la metafora e la forza espressiva della fiction trasformano il dato di realtà in letteratura e catturano il lettore con alcune immagini indimenticabili. Come quella della voce dolente e nostalgica di un vecchio zingaro. Oppure quella dell’avvocato Fernando de Mello Sequeira, detto Loton, bizzarro e metafisico, aristocratico e anarchico, ossessionato dalla Grande Norma Giuridica, sconfitto dalla vita, ma nient’affatto rassegnato.  

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